Il governo Renzi accelera su gender e omosessualità, lanciando un nuovo portale web nazionale, interamente dedicato alla promozione dell’agenda LGBT.
Il progetto “Portale Nazionale LGBT”, come si legge sul sito, rientra nell’ambito della “Strategia Nazionale LGBT”, in attuazione della Raccomandazione del Comitato dei Ministri CM/REC (2010)5 e si propone di “promuovere una maggiore conoscenza della dimensione LGBT per contrastare ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere”.
INIZIATIVA GOVERNATIVA
Il nuovo sito, messo online l’8 luglio 2016, è un’iniziativa capitanata dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) e con l’Amministrazione Comunale della città di Torino, in qualità di Segreteria Nazionale della Rete RE.A.DY (Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere).
Alle attività ha preso parte anche il Gruppo Nazionale di Lavoro, previsto dalla “Strategia Nazionale LGBT”, composto da esponenti di 29 Associazioni omosessualiste, come stabilito dal decreto direttoriale n. 250 del 20 novembre 2012. Tra queste, tutte le principali organizzazioni in prima linea per i “diritti” gay, compreso il tristemente noto “Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli”.
Nelle intenzioni dei promotori, il portale vuole essere una piattaforma web informativa che “educhi” i cittadini italiani all’attuale, sempre più “doveroso”, processo di “normalizzazione” dell’omosessualità e di ogni tendenza sessuale.