Sono passati ormai sei mesi dalla tristemente famosa notte di Capodanno di Colonia, ma la vicenda torna nuovamente alla cronaca: l’aggressione sessuale di massa, inizialmente taciuta se non insabbiata dalle autorità locali, non venne compiuta ai danni di centinaia di donne solo a COlonia, come emerse in un secondo momento, ma addirittura di migliaia di donne.
Un rapporto riservato della polizia, pubblicato ieri dalla Sueddeutsche Zeitung, rivela che le prime stime sono drammaticamente aumentate: furono ben 1.200 le donne vittime di abusi sessuali e violenze nella notte di San Silvestro a Colonia (circa 600), Amburgo (circa 400), Stoccarda e in altre città tedesche. E vi presero parte più di 2.000 uomini, di cui solo 120 sono stati effettivamente individuati.
Nel dettaglio i dati dicono che sono stati denunciati 642 reati a sfondo sessuale, per i quali sono stati individuati 47 sospetti. Finora solo 4 sono stati condannati. La gran parte dei sospetti è di origine nordafricana.
Le autorità hanno riconosciuto che esiste una relazione tra le aggressioni sessuali e l’afflusso di migranti: “Esiste una relazione tra l’emergenza di questo fenomeno e il rapido aumento delle migrazioni nel 2015“, ha detto Holger Muench, Presidente della polizia criminale federale alla Sueddeutsche Zeitung.
La scorsa settimana il parlamento tedesco ha approvato una normativa in merito alle aggressioni sessuali che renderà piu semplice per i giudici procedere contro i responsabili. La nuova normativa si basa sulla premessa che “no significa no”, che significa che l’aggressione sessuale può essere considerata stupro quando il responsabile non tiene conto della “evidente volontà contraria” della vittima. (askanews)