Verso lo spacchettamento del referendum costituzionale su cui Matteo Renzi si gioca il futuro: i quesiti potrebbero essere cinque e non solo uno. Sergio Mattarella, da par suo, non si sarebbe opposto alla soluzione proposta dal premier (suggerita dai soliti radicali) , de facto spalancando la porta all’ipotesi-spacchettamento. Chi si può opporre, al contrario, sono Cassazione e Corte Costituzionale.
Nel dettaglio i quesiti riguarderanno: il superamento del bicameralismo perfetto, ovvero il cuore della riforma Boschi; la modalità di elezioni e composizione del nuovo Senato; il procedimento legislativo; il titolo V; l’istituto referendario di iniziativa popolare e l’elezione della Corte dei Conti. Ora, per attuare lo spacchettamento, servono però le firme di 126 deputati e 64 senatori che accompagnino la richiesta presso la Cassazione. Firme che, cifre alla mano, non sarà così semplice raggiungere, anche perché il tempo stringe.