Un covo delle Brigate Rosse scoperto dentro il Policlinico. La notizia è stata riportata da Piero Colaprico su Repubblica, la scoperta è stata puramente casuale: è stato durante i lavori di ristrutturazione dell’ospedale. Padiglione Granelli, per l’esattezza. Da un sottotetto, durante i colpi di martello, cade giù un fascicolo con la stella a cinque punte.
Le indagini stanno procedendo in assoluto riserbo, con metodi scientifici: cani poliziotto e prove del Dna. E’ impossibile non collegare un covo Br nel Policlinico con l’omicidio – rivendicato dalla colonna delle Br Walter Alasia – dell’allora direttore sanitario dello stesso ospedale, Luigi Marangoni, nel 1981. Colpevole (si fa per dire) di avere denunciato il sabotaggio di alcuni infermieri contro la banca del sangue. Che vi fossero “infiltrati” dei brigatisti all’interno del Policlinico era cosa nota.
Quello che però sembra emergere è che non vi è un collegamento tra quell’episodio e il covo appena ritrovato. Le indiscrezioni che risultano a Repubblica non portano ad alcuna connessione.
Connessione che invece c’è per quanto riguarda un altro episodio della storia delle Brigate Rosse, ovvero l’agguato a Massimo De Carolis, esponente della Democrazia cristiana, nel suo studio di avvocato in via Monte di Pietà. Era il 1975. De Carolis fu gambizzato (gli spararono alle gambe). Un anno più tardi fu eletto alla camera dei deputati e poi – negli anni ’90 – divenne presidente del consiglio comunale di Milano per Forza Italia.
E nel covo del Policlinico – secondo l’indiscrezione raccolta da Repubblica – hanno trovato un tesserino di riconoscimento di De Carolis.