Si allunga la lista dei paesi che vogliono un referendum sulla permanenza nella UE.
Dopo che in Francia, Olanda, Austria, Lettonia e Slovacchia forze politiche hanno apertamente dichiarato che indiranno il referendum per abbandonare la Ue e si stanno anche raccogliendo le firme necessarie per far sì che accada presto, adesso anche nella Repubblica Ceca c’e’ chi vuole un referendum sulla UE e a farne richiesta e’ addirittura il presidente della repubblica Milos Zeman.
Il presidente Zeman ha dichiarato che vuole che la Repubblica Ceca rimanga nella UE pero’ e’ intenzionato a fare di tutto affinche’ i suoi concittadini possano votare ed esprimere la loro opinione.
A spingere Zeman a fare questa dichiarazione e’ il crescente, dilagante euroscetticismo tra i cittadini della Repubblica Ceca: infatti secondo un sondaggio fatto da CVVM lo scorso aprile solo il 25 % e’ felice di far parte della UE mentre un anno prima ad essere felici erano il 32% della popolazione. Il che è come dire che una forte maggioranza di cittadini vorrebbe che la Repubblica Ceca uscisse dalla Ue immediatamente.
Chiaramente questo crescente euroscetticismo non poteva essere ignorato e per questo Zeman vuole un referendum. Ma quante possibilita’ ci sono affinche’ questo referendum possa essere fatto?
Al momento la costituzione non lo consente e per cambiarla e’ necessario che ci sia una maggioranza del 60% in entrambe le camere e al momento non e’ chiaro se ci sia il consenso necessario per cambiare la costituzione in entrambi i rami del Parlamento. In uno, certamente, nell’altro occorrono accordi politici che potrebbero essere fatti, visto il grande imprimatur al referendum per lasciare la Ue che arriva dal Capo dello Stato.
Il primo ministro Bohuslav Sobotka per ora esclude la possibilita’ di un referendum – mancando i requisiti costituzionali per poterlo autorizzare – ma ha detto chiaramente che cosi’ com’e’ l’Unione Europea non funziona e vorrebbe dare un forte segnale per indurre gli eurocrati a cambiare, ovvero è disponibile a intraprendere il percorso legislativo per introdurre il diritto di referendum nella Costituzione.
Questa notizia e’ stata riportata da diversi quotidiani britannici ma completamente censurata in Italia perche’ creerebbe imbarazzo per il governo Renzi, non fosse altro perchè in molti si chiederebbero il motivo per il quale il presidente Sergio Mattarella non segue l’esempio del suo collega ceco chiedendo anche lui identico referendum.
GIUSEPPE DE SANTIS – il nord
ARRIVATI A QUESTO: VUOLE DIRE CHE A STRASBURGO NON CI SONO I RAPPRESENTANTI DEGLI STATI APPARTENENTI ALLA U.E. MA COMMECIANTI NOSTALGICI DELLE SPECULAZIONI DI “BORSA” E SPICCIOLI. CON SOCIETà AI CONFINI PER IL DAZIO E LE GABELLE DI CAMBIO E TANTO ALTRO … ALLA ESPORTAZIONI ED IMPORTAZIONI DI MERCI. COME VI ERANO PRIMA . UN AGGRAVIO DI SPESE AI FINI BUROCRATICI., PAGATI DALL’ULTIMO.;DELLA “CATENA” PER CONTO.COME ALLORA … BONOMI – TREZZA . ACQUARONE ALLE SOGLIE DEL PAPATO “DAZIO” ITALICO PER AVER “USURPATO” LA LORO GESTIONE DELLA ITALIA. ((( CI VOLEVA U.E. 1972 PER FAR CESSARE IL DAZIO)))- … ORA COMPAIONO I NOSTALGICI O “SPROVVEDUTI.???!!!=