Il ministro degli Interni austriaco ha detto di “vergognarsi” dopo l’annullamento del ballottaggio per le presidenziali di maggio da parte della Corte costituzionale a causa di “disorganizzazione” nel conteggio dei voti. L’annullamento del voto del 22 maggio significa che Norbert Hofer del Partito della Libertà ha una seconda chance di diventare il primo capo dello Stato di estrema destra di un paese dell’Unione europea. “Sono deluso, mi vergogno… Il fatto che questa disorganizzazione e queste violazioni siano avvenute mi ha scosso moltissimo” ha detto Wolfgang Sobotka alla radio pubblica Oe1, aggiungendo di essere “imbarazzato”.
La sentenza della corte che ha accolto il ricorso del FPOe, ha rilevato che il voto postale in 14 aree, pari a 78mila schede, è stato scrutinato in anticipo o da persone non autorizzate. L’ecologista indipendente Alexander Van der Bellen ha vinto il ballottaggio con un margine molto inferiore, 31mila voti, perciò le elezioni vanno ripetute, ha stabilito la Corte: non è stata fissata una data ma si ipotizza che si voterà a settembre.
La stampa austriaca è indignata. Il tabloid Oesterreich parla di “repubblica delle banane, l’unico paese fuori dall’Africa ed escluso il Kazakistan che non è in grado di contare i voti in modo adeguato”. Nella replica del ballottaggio – ha detto Sobotka – i media non riceveranno i risultati parziali prima della fine ufficiale del voto, come invece è accaduto il 22 maggio. Inoltre il governo pensa a cambiare legge elettorale, ha aggiunto il ministro. “Alla prossima elezione, non ci saranno risultati prima del conteggio di tutti i voti, inclusi quelli postali” ha detto Sobotka. Infine il Kurier riferisce he il ministro pensa a chiamare gli osservatori dell’Osce al prossimo voto.(fonte Afp)