Altri aiuti alle banche, mentre la gente viene espropriata o si suicida

 

Brexit: ulteriori aiuti, dopo 12 decreti salva banche principali responsabili crisi sistemica, prova disprezzo per i cittadini e subalternita’ politica e governi, schiavi interessi banchieri.

pd-banche

L’ipotesi circolata ieri, di utilizzare il pretesto della Brexit, per ulteriori aiuti alle banche, con l’ennesima garanzia della Cdp e di investitori privati su ulteriori aumenti di capitale; un nuovo piano di Padoan bonds che nel 2010 erano stati sottoscritti da alcune banche a un tasso dell’8,5% e convertibili in capitale a richiesta del cda; un Atlante 2 per un acquisto massiccio di Npl (crediti deteriorati), con l’obiettivo di portare la copertura delle sofferenze delle banche quotate dal 55% medio odierno al 20%, è la prova di un disprezzo dei cittadini e la subalternità di un Governo, subalterno agli interessi dei banchieri.

La narrazione di Bankitalia e Governo su un sistema bancario ‘solido’, ha portato a 12 provvedimenti e decreti leggi, molti con la fiducia e la procedura d’urgenza a favore delle banche, mentre gli espropriate del salva banche, aspettano ancora i risarcimenti, che arriveranno max all’80%,per il 6% di loro, e molte vittime di ‘mala banca’ vengono suicidati.

Dal 2013, sono stati varati, ben 12 provvedimenti tutti favorevoli alle banche, alcuno a favore degli utenti truffati e raggirati con il concorso di Bankitalia e Consob.

1) Nel 2013 il primo provvedimento a favore delle banche dal Governo di Enrico Letta, la fiscalità di vantaggio sulla deducibilità delle perdite, passate da 18 anni a 5 anni, valutato da Mediobanca 19,8 miliardi di euro; (portato di recente dal Governo Renzi ad 1 anno);

2) Le garanzie sulle obbligazioni tossiche appioppate dalle banche allo Stato per un valore di 160 miliardi di euro, che hanno generato esborsi alle banche di affari di 25 miliardi di euro dal 2011 al 2015;

3) La pubblica malleva sulla Cassa Depositi e Prestiti per consentire alle banche di pagare i dividendi alle Fondazioni bancarie;

4) La rivalutazione delle quote di Banca d’Italia, da 156.000 euro a 7,5 miliardi di euro per offrire dividendi pari a 380 milioni di euro annui alle banche socie, con la durissima battaglia in Parlamento dei portavoce del M5S, espulsi dall’aula perché gridavano ‘onestà’;

5) Il recepimento della direttiva BRRD (bail-in) per l’esproprio criminale del risparmio approvato in Europa all’insaputa del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco e del Ministro Pier Carlo Padoan, che ne hanno chiesto la successiva revisione;

6) Il decreto salva-banche (22 novembre 2015), che ha azzerato i risparmi di una vita a 130.000 famiglie, truffate e prese in giro da un Governo ostile, prova di odio feroce verso le vittime che reclamano i propri diritti, con manifestazioni, presidi e sit-in, (anche quello di oggi sotto la sede del Mef);

7) L’esproprio delle case in mancanza di 7 rate (portate a 18 dopo le dure proteste del M5S) di mutuo non pagate, direttamente dalla banca, senza passare per la legittimità di un giudice terzo;

8) Lo sconto per i trasferimenti immobiliari nell’ambito di vendite giudiziarie con l’imposta di registro, ipotecaria e catastale, non più assoggettata da un’aliquota del 9%, ma nella misura fissa di 200 euro;

9) Il prestito vitalizio ipotecario a tassi esagerati e ricapitalizzati, per sottrarre agli eredi i risparmi immobiliari di intere generazioni;

10) La Bad Bank con la garanzia statale sulle cartolarizzazioni dei crediti morosi (la Gacs), concessa alle banche ed anche agli altri intermediari finanziari, con la dotazione iniziale del Tesoro che passa da 100 a 120 milioni;

11) La ricapitalizzazione degli interessi, (2 miliardi di euro l’anno a favore delle banche), disposto dal nuovo art.120 del Tub (Testo Unico Bancario) entrato con legge dello Stato nella prassi bancaria, trionfalmente figurata dalla stampa di regime, come norma che ha determinato “la fine dell’anatocismo”, prima vietato nel 2014 e poi resuscitato a cadenza annuale, in pieno spregio della Giurisprudenza unanime che ha vietato la possibilità di configurare l’anatocismo ex ante, ovvero anteriormente alla scadenza degli interessi;

12) Il pegno non possessorio, alias ‘patto marciano’, che consente l’esproprio dei beni delle imprese, senza passare per i tribunali, in assenza di 3 rate non pagate;

13) Aiuti di Stato (tramite CDP), di almeno 40 mld di euro, col pretesto della Brexit, per smaltire crediti ammalorati e sofferenze per creare l’ennesima bolla, forse denominata ‘Atlante2’.

Elio Lannutti (Adusbef) – Rosario Trefiletti (Federconsumatori)

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