BRUXELLES, 27 GIU – I trafficanti di esseri umani hanno triplicato le proprie tariffe per i viaggi verso l’Europa. E’ quanto emerge da una relazione pubblicata da Europol.
A fine estate 2015 i migranti pagavano tra i duemila ed i cinquemila euro dal Paese d’origine a quello di destinazione finale in Ue. Ora pagano fino a tremila euro per arrivare nello Stato di ingresso dell’Unione, mentre per compiere l’ultima parte vengono richiesti nuovi versamenti.
Tra le conseguenze si indicano i tempi di viaggio dilatati con possibili pressioni per i movimenti secondari (cioè da un Paese Ue all’altro) e aumento dello sfruttamento della mano d’opera.
Se nel 2015 erano sufficienti una o due settimane per completare tutto il percorso, ora il viaggio può durare mesi.
Inoltre sale il numero di migranti obbligati a lavorare per ripagare il proprio debito: dati recenti dimostrano che se nel 2015 lo 0,2% ha dichiarato di essere stato costretto a lavorare per ripagare i trafficanti, nel 2016 la percentuale è passata al 5%. (ANSAmed)