Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (apparentemente) non commenta il referendum britannico che ha stabilito l’uscita di Londra dall’Ue – è come se volesse lasciare per ora la parola al governo italiano, con Matteo Renzi che alle 13 incontrerà i giornalisti a Palazzo Chigi – ma le sue azioni, i suoi appuntamenti delle prossime ore stanno a indicare come per il Quirinale l’Ue debba andare comunque avanti.
In questo senso deve infatti essere letta la sua partecipazione oggi pomeriggio a Lubiana alle celebrazioni in occasione del 25mo anniversario dell’indipendenza della Slovenia, proclamata dal parlamento sloveno il 25 giugno 1991. All’appuntamento prenderanno parte – su invito del presidente Borut Pahor – tutti i capi di Stato dei paesi confinanti con la Slovenia. Insieme a Mattarella a Lubiana ci saranno i presidenti di Croazia (Kolinda Grabar-Kitarovic), di Austria (Heinz Fischer insieme al suo successore appena eletto Alexander Van der Bellen), di Ungheria (Janos Ader) e di Germania (Joachim Gauck).
E’ fuori di dubbio che l’argomento principe degli incontri e dei colloqui che naturalmente avverranno tra i presidenti sarà il referendum britannico e tutte le conseguenze che potranno derivare – sia per l’Europa nel suo insieme, come istituzione che per ogni singolo paese del Vecchio Continente – dall’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.Ecco quindi che il viaggio del capo dello Stato in terra slovena – Mattarella è da sempre un europeista convinto, più volte ha richiamato i paesi membri dell’Unione a perseguire e realizzare una maggiore, definitiva integrazione – non può che essere letto come una chiara presa di posizione, come l’espressione di una indubbia volontà: l’Unione europea deve andare avanti, oggi più che mai si deve continuare sulla strada di una sempre maggiore integrazione fra i Paesi Ue. (askanews)
NULLA sarà MAI PIU’ come prima!