La firma a Roma tra il ministro dell’Interno e il presidente Confindustria
Per l’inserimento al lavoro dei rifugiati partendo da tirocini nelle imprese, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, hanno sottoscritto a Roma un protocollo d’intesa (.pdf, 192 KB).
«L’accoglienza e l’integrazione sono la grande partita, la grande sfida che abbiamo davanti, ha sottolineato il presidente Boccia. Se i prossimi non saranno gli anni dell’integrazione – ha proseguito – significa aver sbagliato la partita e i costi e la conflittualità saranno un problema. Oggi costruiamo un percorso. Tra qualche mese ci rivenderemo, valutermo se c’è qualcosa da correggere e faremo ulteriori step».
Il riconoscimento per questo approccio coraggioso è giunto dal ministro Alfano che ha aggiunto «c’è una consapevolezza che è molto più grande delle polemiche portate all’esasperazione per ragioni politiche ed elettorali. Dobbiamo lavorare per rendere più sicure le nostre città – ha continuato il ministro – diamo accoglienza ma siamo severi nel rispetto delle regole. Siamo stati immigrati e accogliamo immigrati – ha concluso – sulla scommessa dell’integrazione dobbiamo avere visione e coraggio».
Dunque il viscido Alfano ammette che quelli che chiamano “profughi” in realta sono immigrati che il governo-schiavista, va a prendere in Africa con il preciso scopo di usarli come manodopera a basso costo, togliendo il lavoro ai “troppo pagati” lavoratori italiani e che questi immigrati scateneranno dei disordini.
Alfano e Boccia pensano di arricchirsi tradendo gli italiani, spingendo la gente al suicidio, distruggendo il futuro ai giovani, incoraggiando la criminalità e l’eversione islamica… non gli sfiora nemmeno per un secondo il pensiero che invece potrebbero finire con una corda al collo.