SKOPJE, 21 GIU – Migliaia di persone, decine di migliaia secondo alcuni media locali, hanno nuovamente manifestato in serata a Skopje contro il governo e per chiedere le dimissioni del presidente macedone Gjorgje Ivanov.
Tenuti a bada da un massiccio schieramento di poliziotti in assetto antisommossa, i manifestanti hanno attraversato il centro della citta’ scandendo slogan ostili al governo. Sassi e sacchetti pieni di vernice sono stati lanciati contro il parlamento e le sedi di alcuni ministeri, ma non si sono registrati scontri di rilievo nonostante la forte tensione della piazza.
Quella di ieri sera e’ stata la manifestazione antigovernativa piu’ massiccia registratasi finora. Le proteste popolari, con manifestazioni pressocche’ quotidiane, hanno preso il via il 12 aprile scorso dopo la decisione del Presidente Ivanov di graziare 56 politici e loro collaboratori coinvolti nello scandalo delle intercettazioni dello scorso anno. Decisione poi revocata dopo le critiche di Ue e Usa.
Un appello ai politici macedoni a fare presto per risolvere la lunga crisi che blocca il Paese, evitando una pericolosa destabilizzazione in Macedonia, e’ venuto ieri dai ministri degli esteri Ue riuniti a Lussemburgo. (ANSAmed).
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Dopo l’Ucraina, Victoria Nuland lancia il caos in Macedonia
Un’altra rivoluzione colorata. L’attuale destabilizzazione della Macedonia, eseguita dai terroristi dell’Esercito di Liberazione del Kossovo (UCK) e dagli agenti delle “rivoluzioni colorate”, è condotta sotto la supervisione del sottosegretario USA per gli Affari Europei Victoria Nuland.
L’Ue e gli Usa intendono installare in Macedonia un governo filo-occidentale per isolare la Serbia ed eliminare qualsiasi influenza russa nei Balcani.