Senato, Grasso rifiuta l’aula per la presentazione del libro di Enzo Tortora

 

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Arrestato 33 anni fa sulla base di false accuse per associazione camorristica e spaccio di droga, poi parlamentare europeo per i Radicali, Enzo Tortora riesce ancora a far litigare: il nuovo caso Tortora, questa volta, verte sul rifiuto del Senato di concedere una delle sue sale per la presentazione del libro ‘Lettere a Francesca‘, scritte da Tortora in carcere alla compagna Francesca Scopelliti.

E’ stata la stessa Scopelliti, oggi presidente della Fondazione Enzo Tortora, a far sapere del rifiuto degli uffici di Pietro Grasso, ed è proprio a Grasso che Scopelliti rivolge le sue rimostranze, rendendo pubblico il carteggio tra lei e palazzo Madama. Nella lettera in cui la coordinatrice della segreteria di Grasso, Gabriella Persi, motiva il 7 giugno scorso la mancata concessione, si legge che “la proposta non può essere valutata positivamente, non essendo la presentazione del libro collegata alle finalità istituzionali del Senato”.

La risposta di Scopelliti viene mandata quasi dieci giorni dopo, esattamente ieri. Prima una lunga elencazione dei motivi per i quali la Francesca a cui sono indirizzate le lettere ritiene che un libro che offre una visione sul periodo di carcerazione -poi rivelatasi, come da lui sostenuto fin dal primo momento, ingiusta e frutto di una montatura- di Tortora debba avere la giusta attenzione di un’istituzione come il Senato; e sottolineando soprattutto che il libro “parla di un uomo che, a dispetto di chi lo voleva vittima, si è fatto protagonista di una nobile battaglia per la giustizia, diventando così un grande leader politico in Italia e in Europa”.

Poi la stoccata: “Se tutti questi argomenti non rispecchiano ‘le finalità istituzionali del Senato’, allora mi deve spiegare -scrive Scopelliti a Grasso- quali sono e come giustifica tante altre iniziative che hanno invece ottenuto il ‘sigillo’ senatoriale. Naturalmente rispetto la decisione del presidente del Senato ma, mi si perdonerà la franchezza, spero non sia stata dettata più dal suo passato di magistrato che dalla attuale veste di seconda carica istituzionale del paese.

Sarebbe -conclude- un’ulteriore ferita per Enzo Tortora”. La presentazione del libro si è svolta dunque altrove, precisamente nella sala del consiglio della Camera di Commercio romana, al Tempio di E nella polemica con il Senato si è inserito anche il presidente dell’Ucpi, Beniamino Migliucci: “Ho letto con molto malessere la lettera di Grasso -ha detto Migliucci durante la presentazione-. Confesso la mia ignoranza su quali siano le finalità del Senato, o forse dovrei dire di questo Senato. Tu -dice infine rivolgendosi a Scopelliti- speri che il rifiuto non sia dovuto al suo passato di magistrato: io, invece, non ho dubbi che sia dovuto a questo. E l’assenza della politica oggi è colpevole e imbarazzante”. Adriano di piazza di Pietra, grazie all’Unione delle camere penali italiane. (AdnKronos)

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