Migranti, Mogherini: bisogna salvare vite anche nel deserto

 

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BRUXELLES, 17 GIU – L’Ue intende rafforzare la sua cooperazione con i Paesi del Sahel per mettere fine alle morti dei migranti anche nel deserto, lavorando alla gestione delle frontiere sud della Libia. Lo ha spiegato l’Alto rappresentante per la Politica estera Federica Mogherini al termine dell’incontro con i ministri dei Paesi del G5 Sahel.

“C’è una preoccupazione condivisa con il Sahel per la sicurezza e la gestione delle frontiere della Libia”, per cui “per noi è fondamentale sostenere la cooperazione con i Paesi frontalieri del sud della Libia, come il Ciad che hanno esperienze da condividere”, ha sottolineato Mogherini, ricordando che “il Sahel è zona sia di origine che di transito dei flussi migratori“. Mogherini ha annunciato che presiederà oggi una “riunione chiave” con l’Ue come facilitatore tra Libia e Niger “sulla gestione delle frontiere sud della Libia”. ”

E’ qualcosa di estremamente importante per i due lati, da quello europeo per la necessità del controllo del flusso dei migranti, ma anche per i libici perché altrimenti diventa ancora più difficile da gestire la situazione di quello che è già”, ha sottolineato l’Alto rappresentante. Soprattutto, ha aggiunto, “dopo quello che è successo ieri in Niger” con 34 vittime di cui la maggior parte bambini e donne morti di sete nel Sahara, “è una questione umanitaria, non dobbiamo solo salvare le vite nel Mediterraneo bisogna fare la stessa cosa anche nel deserto prima che arrivino sulle coste, e questa è una responsabilità che condividiamo“.

La Libia, infatti, “è diventato il punto di concentrazione per tutti quelli che vogliono attraversare il Mediterraneo”, ha sottolineato il ministro degli esteri del Ciad Moussa Faki Mahamat a nome del G5 Sahel, “dobbiamo trovare il modo di controllare questa frontiera”. (ANSAmed).

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