L’uscita dall’Ue potrebbe trascinare la Gran Bretagna nel tunnel di una “nuova austerity”. A lanciare l’allarme è il premier britannico David Cameron che, a pochi giorni dal referendum, prova a sferrare l’ultimo attacco al fronte pro-Brexit, dato molto avanti nei sondaggi. In due interventi sui giornali e apparendo a un talk show della Bbc, il primo ministro prova a fare leva sui temi più cari agli inglesi: il servizio sanitario, la casa e le pensioni.
Secondo Cameron, l’uscita della Gran Bretagna dall’Europa creerà un buco nero tra i 20 e i 40 miliardi di sterline nelle finanze inglesi: “ciò porterà a rivedere la riforma delle pensioni”, avverte in una intervista al Sunday Telegraph. “Se voterete per la Brexit molti dei nostri progetti salteranno. Dovremo rinegoziare un trattato con la Ue e potrebbero volerci dieci anni: sarebbero dieci anni persi per la Gran Bretagna”, ha sottolineato. “Se voterete per rimane in Ue, avrete un paese stabile e certezze: il nostro paese avrà le risorse finanziarie per mantenere i benefit ai pensionati. E possiamo proiettarci verso la creazione di più lavoro, più case e più opportunità per i vostri bambini e i vostri nipoti”, ha poi concluso.
Anche il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ha spiegato le conseguenze negative della Brexit: le forze armate potrebbero subire tagli ai finanziamenti da 1 a 1,5 miliardi di sterline: questo comporterebbe “una nuova dose di austerità e più anni di tagli alla spesa pubblica”. tgcom24
Chiudetelo nella Cameron e buttate la Chiaven!
(Ma con la camician di forzan, mi raccomando!)