Sono due tra i brand più diffusi, più conosciuti e più acquistati del business halal in Europa – il cui fatturato in Francia è stimato attorno ai 6 miliardi di euro –. E tutti e due, guarda caso, fanno riferimento direttamente al potere finanziario della famiglia Rothschild.
Il primo è Isla Délice, fondato da Jean-Daniel Hertzog, che ne è anche il proprietario tramite il suo gruppo Zaphir: esso rappresenta il primo marchio francese del settore, oltre tutto anche oggi in forte crescita. La scorsa estate il 49% delle azioni è stato ceduto all’Idi, società d’investimento la cui presidenza del Consiglio di Vigilanza è stata affidata dal gennaio 2010 a Luce Gendry, membro anche del consiglio d’amministrazione di Sfr e dal 1993 ad oggi pagata come manager dalla banca Rothschild. Guida anche il consiglio d’amministrazione di Cavamont Holding Ltd, holding di un’altra illustre famiglia britannica, quella dei Goldsmith. Non solo: il presidente dell’Idi, Christian Langlois-Meurrine, oltre 40 anni di esperienza nel campo degli investimenti, è partner di lunga data della banca Rothschild e del suo fondatore, David de Rothschild.
L’altro brand di successo è Wassila, lanciato dal Gruppo Casino. Questo Gruppo è diretto da Jean-Charles Naouri, che esercita parallelamente anche l’attività di socio gerente commendatario della banca Rothschild dal 1987.
Il fatto che il mercato halal abbia patrocinii tanto illustri e riesca a “scomodare” il gotha della finanza dimostra come il fenomeno sia tutt’altro che spontaneistico o dovuto a scrupoli religiosi: v’è dietro in realtà un preciso business, pronto a premere l’acceleratore sulle vendite. E con certi sponsor alle spalle è facile intuire come l’obiettivo sia quello di conquistare fette sempre più importanti di mercato. Non si sa se halal anch’esso o meno… (M. F.)
fonte corrispondenzaromana.it