COPENAGHEN – La Danimarca si piega alla dittatura del politically correct: la Galleria nazionale a Copenaghen ha sostituito nei titoli e nelle didascalie delle opere d’arte esposte la parola “negro” con “africano”.
Il vicedirettore del museo, Peter Noergaard Larsen, ha detto che la modifica ha riguardato 14 opere di artisti danesi databili fra il 1609 al 1959 e che è stata ispirata da una iniziativa analoga del Rijksmuseum di Amsterdam. Ma non è mancata qualche critica, come quella del nazionalista e populista Partito popolare danese, che ha accusato la dirigenza del museo di voler “riscrivere la storia”.
Approccio diverso invece da parte di un altro grande museo pubblico danese, il Museo nazionale di Copenaghen: la portavoce Camilla Mordhorst in un’intervista al giornale Politiken ha detto che la sua istituzione manterrà invece i vecchi termini, anche se oggi potrebbero suonare politicamente “scorretti”. Secondo lei, infatti, “descrivono l’ineguaglianza fra i popoli, che fa parte della storia”. (con fonte ANSA)