Palermo, 8 Giugno 2016 – E´stato estradato in Italia, dalla Repubblica del Sudan, Mered Yehdego Medhane, l’eritreo 35enne ritenuto tra i principali boss della tratta di migranti.
L´operazione è frutto di una lunga, proficua e riservata collaborazione tra i servizi di intelligence del Sudan, supportati da elementi della National Crime Agency del Regno Unito, la Procura Distrettuale di Palermo e l´apposito gruppo di lavoro della Polizia di Stato (costituito da investigatori del Servizio Centrale Operativo, nonché dalle Squadre Mobili di Agrigento e Palermo) che, da alcuni anni, opera nel contrasto al traffico di migranti nella Sicilia Occidentale. Il MERED è ritenuto uno dei principali trafficanti di migranti operanti sulla rotta libica-subsahariana, destinatario di un provvedimento cautelare emesso, nell´Aprile del 2015, dalla competente Autorità giudiziaria palermitana.
«Sono forte, come Gheddafi… Ho lavorato bene quest’anno. Ne ho fatti partire 7 mila, forse 8 mila», diceva tronfio in un dialogo intercettato nell’estate del 2014 dagli investigatori della Polizia in un’inchiesta della procura di Palermo sugli sbarchi
Le indagini avevano messo in luce il suo ruolo di spicco nel traffico di esseri umani. Secondo i magistrati avrebbe gestito i viaggi via mare di migliaia di migranti verso le coste siciliane, ininterrottamente dal 2012 alla sua cattura. Si sarebbe coordinato con i trafficanti responsabili della “rotta terrestre” africana e avrebbe intrattenuto contatti diretti con i complici in Europa, traendo enormi profitti dalla sua attività criminale.
La prova della transnazionalità dell’organizzazione è stata confermata dalle intercettazioni telefoniche, rilevate tra la Libia, il Sudan, l’Etiopia, l’Eritrea e gli Emirati Arabi. La sua cattura è stata resa possibile grazie a una intensa opera di cooperazione internazionale, coordinata dalla Procura di Palermo. Dopo la decisione sull’estradizione, Mered è stato trasferito in Italia, dove è in stato di arresto, in attesa del processo. Per lui è stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio.