Da agosto 2013 Giovanni Arena, pm della Dda genovese, vive sotto scorta. Ma, come racconta La Stampa, questo “non gli impedito di dedicarsi alle sue numerose passioni: la corsa, il poligono, i cavalli, i balli latinoamericani“. Un modo “per non arrendersi alle intimidazioni”.
Ma per gli agenti della scorta è troppo. Troppi, soprattutto, gli straordinari notturni. E così la vicenda è stata affrontata nel corso di una riservatissima riunione a cui hanno partecipato il questore, il prefetto e il procuratore generale di Genova. E che sarà oggetto di un secondo chiarimento richiesto dai sindacati la settimana prossima.
“Al centro degli incontri – scrive La Stampa – le lagnanze dei poliziotti. Che alle troppe ore lavorate aggiungono la difficoltà di garantire l’incolumità del protetto in contesti mondani“.
Certo, sarà complicato stabilire cosa può o non può fare chi vive sotto scorta. “E’ giusto rivedere i propri spostamenti, per non gravare sui propri angeli custodi, oppure, al contrario, difendere ciò che si ama fare è il modo migliore per rispondere a questo genere di minacce? “.
Al momento il vertice a cui hanno presenziato le massime autorità di pubblica sicurezza cittadine si è concluso con l’esposizione del problema e un invito a trovare una mediazione. Il diretto interessato, al momento, rimanda qualsiasi dichiarazione, non avendo ricevuto comunicazioni formali.