La conferenza di pace per il Medio Oriente che si è svolta ieri a Parigi, su iniziativa della presidenza francese, ha riunito i ministri degli Esteri di almeno 30 paesi, oltre al capo della diplomazia europea, Federica Mogherini e al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ma non è destinata a produrre risultati concreti.
L’assenza dei rappresentanti delle due parti in conflitto, Israele e Autorità nazionale palestinese, infatti ha pesato enormemente sulla ministeriale ospitata dall’Eliseo. In vista dell’incontro di oggi, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha tenuto una consultazione politica-informativa, al termine della quale il direttore generale del ministero degli Esteri, Dore Gold, ha paragonato l’iniziativa di pace francese all’accordo Sykes-Picot, che divise gli ex territori dell’Impero ottomano. Inoltre, Gold ha sottolineato che “ogni sforzo della comunità internazionale di imporre una soluzione fallirebbe”.