La Turchia ritiene “inaccettabile” che i soldati americani indossino le divise con gli stemmi della milizia curda delle Unità di protezione del Popolo (Ypg) in Siria. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu commentando le foto in cui si vedono membri delle forze speciali Usa con lo stemma della Ypg sulle spalle durante un’operazione a Raqqa, scrive Hurriyet.
“E’ inaccettabile che un Paese alleato usi gli stemmi del Ypg. Ci ribelliamo a questo. Non possiamo accettarlo. Si usano due pesi e due misure, è un’ipocrisia”, ha dichiarato il ministro.Il Pentagono ha confermato che in alcui casi “le forze speciali fanno quello che possono per mescolarsi con la popolazione per la propria sicurezza”, ma non ha commentato direttamente le foto diffuse da France Presse.
L’Ypg è il braccio armato del Partito d’unione democratica curda (Pyd) che la Turchia considera una costola del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), fuori legge nel Paese e che di conseguenza pone Ypg e Pyd alla stregua di organizzazioni terroristiche come il Pkk. Per gli Stati Uniti, invece Pyd e Ypg sono partner affidabili nella lotta all’Isis in Siria. Questa differenza di vedute ha provocato aspre polemiche tra Ankara e Washington. (askanews)
Erdogan non si agiti.
Ormai dovrebbe aver capito che per gli USA non esistono alleati, ma solo nemici ingenui da sfruttare. I curdi se ne accorgeranno presto.
Intanto Isis avanza
Almeno 100.000 persone sono intrappolate lungo il confine della Siria con la Turchia a seguito di una decisa avanzata dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis) che hanno spazzato via i ribelli dell’opposizione dai territori che controllavano a nord della provincia di Aleppo: lo hanno riferito attivisti siriani ed organizzazioni umanitarie internazionali.
L’avanzata degli uomini del Califfato, che hanno espugnato due località strategiche controllate dai ribelli, avviene mentre il gruppo jihadista si trova ad affrontare un’offensiva più a est diretta al cuore della sua roccaforte nella provincia di Raqqa. I combattenti dell’Isis sono riusciti a tagliare la strategica strada che collega la città di Azaz, nei pressi del confine con la Turchia, e la vicina Marea, come ha detto a France Presse, Maamoun Khateeb, un giornalista di Azaz. “Questo è un disastro”, ha detto Khateeb, aggiungendo che circa 15.000 persone sono ora assediati in Marea.L’offensiva jihadista minaccia decine di migliaia di rifugiati siriani he vivono in campi improvvisati vicino alla frontiera turca da diversi mesi chiusa dalle autrorità di Ankara. (askanews)
“Ormai dovrebbe aver capito che per gli USA non esistono alleati, ma solo nemici ingenui da sfruttare.”
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