Dieci estremisti islamici condannati per terrorismo hanno, e questo ha dell’incredibile, hanno lasciato l’Italia per un cavillo normativo: dopo quattro anni non è stata ancora fissata la data di inizio del processo di secondo grado. L’allarme arriva dal capo della Procura napoletana Giovanni Colangelo.
La storia – La vicenda riguarda gli algerini accusati di legami con il gruppo salafita Hijra w’al Takfir, esilio e anatema. In primo grado ci furono numerose condanne: era l’8 luglio 2011, poi le motivazioni della sentenza furono depositate dopo quasi un anno e da allora più niente. Se si pensa che le indagini risalgono a una quindicina di anni fa e che alcuni arresti sono stati fatti nel 2004, allora si capisce come l’allarme del procuratore sia più che fondato, con la lentezza dei processi infatti, il rischio di fuga diventa sempre più credibile. libero