Trump? Un pazzo spettinato, sessista, molestatore seriale e collezionista di battute oscene.
Boris Johnson? Un altro pazzo spettinato (e prima poi qualcuno azzarderà anche un saggio sul rapporto tra le idee di destra e le loro escrescenze tricotiche), e antieuropeista che paragona la Ue al Terzo Reich.
L’austriaco Hofer? Un pericoloso xenofobo, nazista e populista che odiagli immigrati.
Insomma, leggendo buona parte dei quotidiani, sembra che il mondo sia invaso dai cretini e che tutti questi cretini tengano la destra. In tutto il mondo. Dal New York Times a Repubblica, passando per il Corriere della Sera. Una vera e propria internazionale anti-destra che al primo spauracchio si muove per demonizzare il nemico.
Eppure questi cretini di destra piacciono. Alla gente normale piacciono. Se lo devono mettere in testa i filosofoni da salotto chic. Quelli che la democrazia va bene solo a fase alterna: cioè quando vincono loro. Quando un movimento di destra – di qualunque destra sia – rischia di vincere c’è sempre un’”emergenza democratica” o una “deriva autoritaria” e quindi si forma sempre un’accozzaglia di persone e partiti tenuti insieme con lo sputo e accomunati da un solo programma: fermare l’avanzata populista. E questa vi sembra democrazia?
In Austria gli ecologisti hanno vinto per un soffio, una manciata di voti spediti per posta, ma quando uno di questi partiti “populisti” vincerà che cosa succederà? I signorini della sinistra perbene faranno saltare il tavolo e annulleranno il voto? A quel punto i “fascisti” sarebbero loro…
Feancesco Maria del Vigo – – il giornale