“Oggi siamo di fronte al più alto numero di sfollati dalla fine della Seconda guerra mondiale. Vi invito a ridurre della metà il numero degli sfollati nel mondo entro il 2030 e di trovare soluzioni a lungo termine“. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aprendo a Istanbul il primo World Humanitarian Summit.
Sono circa 60 milioni le persone nel mondo che hanno dovuto abbandonare le proprie case. In tutto, ha aggiunto Ban, “sono 130 milioni le persone che hanno bisogno di aiuto per sopravvivere“.
ISTANBUL – Di fronte alla più grande crisi umanitaria dal dopo guerra, con oltre 130 milioni di persone nel mondo colpite da guerre e da calamità ambientali, serve un Programma d’azione per l’umanità. Con questo obiettivo si apre oggi a Istanbul il primo World Humanitarian Summit voluto dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.
Alla presenza 65 capi di Stato e rappresentanti dei governi, agenzie dell’Onu, ong e istituzioni umanitarie, sarà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ad aprire la cerimonia inaugurale. Poi toccherà alla cancelliera tedesca Angela Merkel, impegnata a Istanbul anche in incontri bilaterali. Tra gli altri leader europei, il premier greco Alexis Tsipras, l’olandese Mark Rutte, quello maltese Joseph Muscat. L’Italia sarà rappresentata dal viceministro degli Esteri, Mario Giro, mentre il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, presenterà un video messaggio di papa Francesco.
Cinque i pilastri dell’azione umanitaria su cui si concentrerà il summit di oggi e domani, tra plenaria, eventi paralleli, tavole rotonde e sessioni speciali: prevenire e porre fine ai conflitti, rispettare il diritto umanitario internazionale in guerra, non abbandonare nessuno, lavorare per mettere fine alle necessità, investire nell’umanità (regalare miliardi all’ONU, ndr).
Merkel, approccio comune a crisi umanitarie
“Oggi stiamo mandando un segnale per dare avvio a un approccio comune alle crisi umanitarie”. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Oggi non esiste un sistema internazionale di aiuto umanitario funzionante, per questo molti guardano a questo vertice con grande attenzione. Dobbiamo riuscire a identificare l’approccio più efficace”, che ci permetta di “avere a disposizione risorse” per le varie crisi che emergono, ha aggiunto Merkel, promettendo che “anche la Germania offrirà più fondi“. ANSAMED