La UE ha un altro nemico.
Brazzaville, – Le autorita’ della Repubblica del Congo hanno chiesto, “formalmente”, all’Unione europea di richiamare il suo ambasciatore a Brazzaville. La protesta e’ la conseguenza delle critiche espresse dalla Ue sul processo elettorale che ha portato alla rielezione, per un terzo mandato consecutivo, del presidente Denis Sassou Nguesso, nel marzo scorso.
La lettera formale e’ stata inviata il 9 maggio e trasmessa personalmente dal ministro degli Esteri congolese, Jean-Claude Gakosso. Nella lettera si spiega che l’ambasciatore Ue, Saskia de Lang, ha “svolto un attivismo contrario alla Convenzione di Vienna”. Per contro la Ue ha risposto a Brazzaville il 17 maggio con una missiva, altrettanto formale, nella quale si ribadisce il sostegno all’ambasciatore e fa notare che “tutte le decisioni (da parte di Brazzaville, ndr), nei suoi riguardi avranno un impatto sulle relazioni tra Ue e Congo”.
L’Unione europea, avendo giudicato il processo elettorale poco credibile, aveva rinunciato a inviare propri osservatori per lo scrutinio presidenziale di marzo. Dopo la conferma dei risultati elettorali da parte della Corte costituzionale congolese, l’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini, aveva pubblicato una dichiarazione criticando “le serie insufficienze della governance elettorale. Il processo post-elettorale e’ stato segnato dalla violazione dei diritti umani, arresti e intimidazioni dell’opposizione e dei media. Tutto cio’ mette in discussione la credibilita’ dei risultati”. (AGI)