Bruxelles – L’Italia è tra i principali Paesi dell’Ue dove il mercato della compravendita di esseri umani è più fiorente. Lo rileva la Commissione europea nel primo rapporto sul traffico di esseri umani, pubblicato oggi. Il documento denuncia che un totale di 15.846 persone tra uomini, donne e bambini sono stati vittime di traffico di esseri umani all’interno dell’Ue tra il 2013 e il 2014.
Secondo le informazioni fornite dall’agenzia di polizia europea Europol e contenute nel rapporto, “Austria, Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Uniti sono i Paesi più colpiti dai trafficanti di esseri umani”. Ciò si deve alla “domanda elevata di sesso e lavoro a basso costo”. Sfruttamento sessuale e sfruttamento del lavoro sono i principali motivi alla base del fenomeno della tratta di esseri umani.
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Fra il 2013 e il 2014, almeno 15.846 uomini, donne e bambini sono stati vittime di una moderna forma di schiavismo, o di “tratta di esseri umani” all’interno dell’Ue. “Data la complessita’ del fenomeno – precisa la Commissione europea – i numeri potrebbero essere molti piu’ elevati”. E’ quanto emerge dal primo rapporto Ue sulla tratta di esseri umani, pubblicato oggi.
Secondo il documento, la prostituzione resta il primo motivo alla base del fenomeno, con il 67% delle persone vittime della compra-vendita di persone al centro di uno “sfruttamento sessuale”. Segue lo “sfruttamento del lavoro” (21%). Le vittime sono soprattutto donne (76%), ma uno su dieci e’ un bambino (15%).
Sono diverse, secondo il rapporto della Commissione europea, le forme attraverso cui si produce il traffico di esseri umani: matrimoni forzati, crimine organizzato, sfruttamento delle persone con disabilita’, internet, e attivita’ nel contesto del fenomeno migratorio e dei flussi dei richiedenti asilo. Ma il problema non e’ legato solo all’immigrazione. Secondo i dati contenuti nel documento dell’esecutivo comunitario, il 65% delle vittime di traffico di esseri umani viene da paesi Ue (soprattutto Bulgaria, Polonia, Romania, Ungheria e Paesi Bassi). Mentre la maggior parte delle persone extra-comunitarie vittima delle tratte viene da Albania, Cina, Marocco, Nigeria e Vietnam. “Il rapporto ci guidera’ nella definizione dello sviluppo delle nostre politiche in materia”, ha garantito Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per gli Affari interni e l’immigrazione. “E’ inaccettabile e ingiustificabile che nel ventunesimo secolo ci siano esseri umani venduti, comprati e usati come oggetti, e dobbiamo varare un quadro legislativo forte” per combattere il fenomeno.
Tratta nigeriani, +300% venduti in Italia
Il traffico di cittadini nigeriani comprati e venduti in Italia aumenta sempre di piu’. Il rapporto della Commissione contiene dati Unicef e Oim (Organizzazione mondiale per le migrazioni) secondo cui “nel 2015 l’Italia ha visto un aumento del 300% del numero dei nigeriani giunti via mare dalla Libia e divenuti vittime dei traffici, rispetto ai livello dei 2014”. Le cifre indicano 4.371 cittadini nigeriani finiti sul mercato degli esseri umani tra gennaio e settembre 2015: nel 2014 furono 1.008. (AGI)