Nessuna ipotesi può essere scartata, neppure quella dell’atto terroristico. Le cause della tragedia del volo EgyptAir MS804 con 66 persone a bordo sono ancora avvolte nel mistero, mente l’Egitto smentisce le indiscrezioni di stampa secondo cui i resti del relitto del velivolo – un Airbus A320-232 – sarebbero stati localizzati al largo dell’isola greca di Karpathos, in acque territoriali egiziane.
“I resti dell’aereo non sono ancora stati trovati”, ha detto il ministro dell’Aviazione egiziana Sherif Fatih. Precisando che, fino a che non vi saranno ritrovamenti, parlerà di aereo “disperso”
“Bisogna fare di tutto per sapere la verità e avremo la verità”, ha detto il presidente francese, Francois Hollande. “Nessuna ipotesi è da scartare, né da privilegiare”. Quando sapremo la verità, dovremo “trarne tutte le conseguenze”, che si sia trattato di “un incidente” oppure di “terrorismo”. Intanto, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha confermato, in base ai dati dell’Unità di crisi della Farnesina, che tra i passeggeri del volo non vi erano italiani ed espresso solidarietà alla Francia e all’Egitto.
Sul velivolo viaggiavano tre addetti alla sicurezza, sette membri dell’equipaggio e 56 passeggeri (30 egiziani, 15 francesi, un britannico, un belga, due iracheni, un kuwaitiano, un saudita, un sudanese, un portoghese, un algerino, un canadese e un ciadiano).
Secondo il premier egiziano Sherif Ismail, “non si può escludere” alcuna possibilità sulle cause della scomparsa del velivolo, compreso l’attacco terroristico. Anche per il primo ministro francese Manuel Valls, intervistato da radio RTL, “non si esclude alcuna ipotesi”. Il capo dello Stato francese, Francois Hollande, ha parlato stamani al telefono con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, con il quale ha concordato una “stretta cooperazione” per stabilire le circostanze della scomparsa del volo Egyptair MS804. Ma persiste il giallo sull’eventuale invio di un messaggio di Sos. Fonti dell’EgyptAir avevano riferito che poco prima della sparizione dai radar, alle 2.26, dall’aereo era partito un Sos.
Da parte sua, il primo ministro Sherif Ismail ha smentito la notizia, affermando che “non vi è alcuna informazione” sull’ accaduto. Poi, alle 4.26, circa due ore dopo aver perso le tracce del velivolo, è stato captato un segnale di emergenza che potrebbe essere stato inviato dagli strumenti per la localizzazione dell’aereo installata a bordo.
E’ certo, invece, che i controllori di volo greci sono stati in contatto con la cabina di comando dell’aereo mentre questo transitava nello spazio aereo ellenico e non hanno ricevuto nessuna segnalazione di problemi da parte del pilota. ansamed