Lavoro – Polemica la reazione dei sindacati. “Che fine hanno fatto i milioni di posti di lavoro creati con il Jobs act?”, è la domanda posta dal segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino. “Potremmo commentare che a noi i conti tornano, visto che avevamo stimato sia l’effetto doping del Jobs act che il decalage delle assunzioni”, risponde. “Il drastico crollo dei contratti a tempo indeterminato, certificato dall’Inps, è davvero molto preoccupante, ma non ci sorprende affatto. Purtroppo, siamo stati facili profeti: il mercato del lavoro era drogato da un eccesso di decontribuzioni.
Si potrebbe dire che sono stati quasi buttati al vento 18 miliardi“, affonda il leader della Uil, Carmelo Barbagallo. Promuove invece le scelte del governo la Cisl. I dati Inps certificano un calo nelle assunzione a tempo indeterminato ma “la riduzione del costo del lavoro è una scelta giusta, richiesta da tempo dal sindacato, e per la quale vanno trovate soluzioni a regime”, fa notare il segretario confederale Cisl, Gigi Petteni. adnkronos