L’ approvazione della legge sulle Unioni civili “sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, anche se si afferma che sono cose diverse: in realtà, le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale – così già si dice pubblicamente – compresa anche la pratica dell’utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà”.
A sottolinearlo è stato il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, nella relazione all’Assemblea dei vescovi parlando della legge sulle unioni civili. (askanews)