ROMA – Una battuta di Beppe Grillo sul nuovo sindaco di Londra, Sadiq Khan, di origini pachistane e religione musulmana, scatena un nuovo vespaio di polemiche sul M5S da parte del Pd, il partito con maggior numero di indagati e imputati d’Europa e forse del mondo.
Allo spettacolo di Padova il comico, che ha sposato un’iraniana, prima sottolinea come un fatto straordinario e positivo che “un bangladesciano” sia stato votato con tanto entusiasmo come primo cittadino della capitale britannica.
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Ma poi conclude “voglio poi vedere quando si fa saltare in aria a Westminster…“. Una battuta che fa scattare la reazione del Partito democratico, e non solo. “Il razzismo e il qualunquismo di Beppe Grillo non fa ridere e offende persone integrate e elettori liberi”, dice il capogruppo Dem alla Camera Ettore Rosato, mentre Alessia Morani accusa il movimento e la candidata a Roma di “xenofobia”. Insomma, sottolinea il candidato sindaco del Pd a Roma Roberto Giachetti, “Grillo non fa ridere”. ansa
Per i comunisti vale solo la satira di Vauro. Agli altri é vietato esprimere le proprie opinioni, anche in modo ironico. Razzisti e intolleranti con gli altri, hanno sempre dimostrato di esserlo quelli di sinistra.