Chiamando questa mattina, ultimo giorno per inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa al canone di abbonamento alla televisione per uso privato”, i numeri dedicati alle informazioni, ossia l’848 800 444 dell’Agenzia delle entrate e l’800 93 83 62 della Rai, queste le risposte avute dopo innumerevoli tentativi di chiamate:
– 848 800 444: dopo aver cliccato sull’opzione 4, informazioni generali: “Siamo spiacenti ma al momento tutti i consulenti sono impegnati. La preghiamo di richiamare”
– 800 93 83 62: “Gentile cliente, la informiamo che a causa dell’inteso traffico telefonico, le linee sono momentaneamente occupate. La invitiamo a richiamare più tardi. Grazie”.
“Insomma, centralini in tilt sia per Agenzia delle entrate che per la Rai. Questo dimostra che molti italiani non hanno ancora capito come va compilata la dichiarazione. Il rischio ora è che onesti contribuenti che hanno sempre pagato il canone in vita loro, si ritrovino due canoni addebitati in bolletta solo perché non hanno inviato la dichiarazione in tempo o a pagare 50 euro per averla inviata in ritardo. Una cosa assurda ed inaccettabile. Insistiamo a chiedere una proroga” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Perché i telegiornali in questi giorni non hanno ricordato che stavano per scadere il termini per l’invio della dichiarazione, spiegando almeno i 2 o 3 casi più frequenti che necessitano dell’invio dell’autocertificazione, come le utenze elettriche residenziali domestiche diversamente intestate tra componenti della famiglia? Lo spot è assolutamente insufficiente, oltre che poco trasmesso” ha concluso Dona. (Unione Nazionale Consumatori)