Svendita dell’Italia: ospedali finiscono in mano agli investitori stranieri

 

Il gruppo di costruzioni Astaldi mette in vendita i quattro ospedali toscani di Prato, Pistoia, Lucca e Apuane, realizzati in project financing con un investimento di 419 milioni e un percorso tormentato che si è protratto per 12 anni (l’avviso pubblico della Regione risale al 2003 mentre l’ultimo ospedale, quello delle Apuane, è stato inaugurato il 15 gennaio scorso) .

La decisione di Astaldi di uscire dalle principali concessioni di lavori pubblici che detiene, anticipata oggi dal quotidiano digitale Edilizia e Territorio-Sole 24 Ore , si lega alla volontà di ridurre l’indebitamento (988 milioni al dicembre scorso). Per i quattro ospedali toscani, così come per la linea 5 della metropolitana milanese e per l’ospedale di Mestre, «ci sono già pretendenti», secondo quanto annunciato dall’amministratore delegato di Astaldi, Filippo Stinellis.

Il cambio di proprietà dei quattro ospedali toscani si lega a quello, annunciato nei giorni scorsi, della cessione di un portafoglio di infrastrutture realizzate (o in via di realizzazione) in project financing dal gruppo Condotte, tra cui l’ospedale di Empoli, il people mover di Pisa e la centrale di trigenerazione energetica del polo ospedaliero di Careggi, a Firenze. Ad acquisire l’80% del portafoglio – del valore di oltre 700 milioni di euro – è stata Infracapital, divisione di investimenti in infrastrutture della britannica M&G Investments. (SOLE24ORE)