Telegraph, Evans-Pritchard: “l’Italia deve scegliere tra euro e sopravvivenza”

 

Ambrose Evans-Pritchard mette in guardia dalle colonne del quotidiano britannico Telegraph, affermando senza mezzi termini che “l’Italia deve scegliere tra l’euro e la sua sopravvivenza economica”.

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Abbiamo perso il nove percento del PIL dall’inizio della crisi, nonché un quarto della nostra produzione industriale“, ha detto Ignazio Visco, il triste governatore della Banca d’Italia. Ogni anno Roma prevede speranzosamente un calo del rapporto debito-PIL, e ogni anno puntualmente questo aumenta. Il motivo è sempre lo stesso. Le condizioni deflattive impediscono al PIL nominale di crescere abbastanza da superare il debito.

Gli ipotetici risparmi provenienti da una drastica austerità fiscale – i tagli negli investimenti pubblici – vengono schiacciati dalla inesorabile aritmetica dell’effetto denominatore. Il rapporto debito/pil era 121 percento nel 2011, 123 nel 2013, 129 nel 2013.

Quest’anno l’incremento si è quasi appiattito, restando sul 132,7 percento, aiutato da un euro debole, petrolio ai minimi, e dalla polverina magica del quantitative easing di Mario Draghi. Questo triplo stimolo si sta però esaurendo prima ancora che il paese esca dalla trappola della stagnazione. Il Fondo Monetario Internazionale si aspetta una crescita di appena l’1 percento per quest’anno.

Non è la prima volta che il Telegraph accenna ad un’uscita dell’Italia dall’eurozona. Lo aveva fatto anche nel 2012 sostenendo che per uscire dalla crisi bancaria ed evitare una “catastrofica deindustrializzazione” la soluzione era lasciare Bruxelles e i vincoli imposti dall’Unione Europea.

Tuttavia non è solo il Telegraph a dire che l’Italia dovrebbe pensare a uscire dall’euro, citando anche i sondaggi Ipsos, secondo cui “il 48% degli italiani voterebbe per lasciare l’Unione europea e l’euro“. C’è pure l’Economist, secondo cui l’Italia non potrà ripartire in tempi brevi, vista la debolezza della sua economia.

C’è il rischio reale che Matteo Renzi arriverà alla conclusione che l’unico modo di mantenere il potere è andare alle prossime elezioni con una piattaforma apertamente anti-euro“, scrive Pritchard sul Telegraph.  Matteo Renzi è di fronte a una scelta molto spiacevole. O decide di mandare al diavolo le autorità UE o se ne resta impotente a guardare l’implosione del sistema bancario italiano e l’avvitamento del paese nel default sul debito.

L’Italia non è la Grecia. Non può essere soggiogato con la forza. Oltretutto i “poteri forti” dell’industria italiana stanno iniziando a bisbigliare che un’espulsione dall’eurozona non sarebbe poi così male.

One thought on “Telegraph, Evans-Pritchard: “l’Italia deve scegliere tra euro e sopravvivenza”

  1. Per chi non lo sapesse . prima che ogni stato facesse le monete “in metallo” o carta di debito , eistevano tre tipi di Marengo in oro . Altre monete; in argento. Accetati da tutti gli stati. (Il marengo fino a poco tempo fà era riportato giornalmente il suo valore. …
    Chi dice di uscire dall’euro; Non dice Niente, per una vita Migliore.!
    In Italia , solo in Toscana , esisteva una morale . Al tempo della “battitura del grano…(ed altre faccende) dietro alla macchina una quantyità di contadini … a restiture o dare una “giornata di lavoro” (la chiamata e la gestione era dovuta dai singoli interessati alla battitura) La Macchina faceva kilometri e kilometri – gli operai mai i soliti . uno lasciava l’altro prendeva. Cosi dicasi delle vendemmie . ecc… “Una corretta amalgatura” di un popolo.!
    Le regole e le tecniche Italiche hanno infronto questa morale sociale … ha fatto comodo agli speculatori a dei strozzini alla tecnica.Industriale. ecc…
    Una morale infranta .- Le leggi che impopngono questo o quell’altro. ,sono Disattese … Basta il “pizzo”. , la bustarella. ecc…
    Persino l’avv Azzeccacarbugli , cacciò Renzo (nome) che portò due polli per essere aiutato contro Don Rodrigo per Lucia- (Ora di Don Rodrighi, siamo all’Inflazione)
    l’Avv Era corrotto nella sua deantologia.?. Od era ferreo Avvocato, tutto di un pezzo.???
    Purtroppo è amaro ammettere che il male governa l’italia per un 50% di corrotti.!

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