STATI UNITI – Alcune delle più grandi aziende americane di lavorazione della carne di pollo negano ai loro i operai di andare in bagno, tanto che certi dipendenti si sono ridotti ad indossare un pannolino mentre lavorano. Lo scrive Bloomberg, riportando un’indagine della non profit Oxfam America.
“Non è solo la loro dignità ad essere calpestata: rischiano anche di avere seri problemi di salute”
Il rapporto cita lavoratori di Tyson Food, Pilgrim’s Pride, Perdue Farms e Sanderson Farms che sostengono di venire costantemente presi in giro dai loro supervisori e, soprattutto, di vedere ignorate tutte le loro richieste. Inoltre gli operai sostengono anche di essere minacciati di punizioni o di licenziamento.
Quando possono andare ai bagni sono costretti ad aspettare a lungo in fila il loro turno, ma hanno solo dieci minuti di pausa e sanno in partenza che non riusciranno ad arrivare fino ai servizi in tempo
“Alcuni lavoratori”, continua Oxfam, “si fanno i loro addosso, mentre altri si trattengono così tanto da mettere a rischio la loro salute. Molti hanno infezioni alle vie urinarie. Inoltre alcuni capi turno hanno detto ai loro operai di bere e mangiare di meno per evitare di andare in bagno spesso”.
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Tyson Food in una email a Bloomberg si difende, sostenendo di non tollerare la negazione di richieste per andare ai servizi. Perdue da parte sua ritiene che i racconti non siano veri, mentre Pilgrim’s Pride osserva che le testimonianze, se comprovate, indicano una chiara violazione delle politiche dell’azienda e i responsabili saranno puniti.
Le condizioni vergognose dei lavoratori dell’industria della carne negli Stati Uniti sono note da oltre cento anni, raccontate per la prima volta da Upton Sinclair nel romanzo The Jungle. L’anno scorso sempre Oxfam aveva detto che per mantenere il prezzo della carne di pollo molto basso gli operai subiscono trattamenti inumani e ricevono stipendi molto bassi. L’assenza di diritti dell’industria della carne sono stati descritti nel 2008 nel documentario Food Inc.