La Corte Suprema ungherese ha formalmente autorizzato il governo Orban ad organizzare un referendum contro il piano europeo di ripartizione dei rifugiati nei paesi membri dell’Ue. La Corte ha approvato la domanda formulata dal governo: ”Volete che l’Unione Europea decreti una ricollocazione obbligatoria dei cittadini non ungheresi in Ungeria senza l’approvazione del parlamento ungherese?”.
Il governo vorrebbe organizzare questa consultazione popolare tra agosto e dicembre e ha cominciato da inizio aprile la sua campagna per il ‘no’, agitando lo spettro tutt’altro che irrealistico dei terroristi islamici che si nascondono tra i migranti. Budapest sostiene che il piano di ricollocazione che stabilisce quote obbligatorie di ripartizione dei migranti, adottato a settembre scorso dagli stati membri dell’Ue, violi la sovranita’ dell’Ungheria. La Commissione Europea ha tuttavia ricordato che questo programma e’ stato approvato tramite un ”processo di decisione sul quale si sono accordati gli stati membri” e che e’ giuridicamente vincolante, ma l’Ungheria ha ribadito che la sovranità nazionale viene sempre prima di ogni imposizione dall’estero, perchè il popolo ungherese è sovrano in Ungheria. IL NORD