“In forma non diplomatica ma molto, molto chiara”, Matteo Renzi ribadisce “che ciò che abbiamo visto dall’altro lato del Brennero è un puro esercizio di propaganda come ha voluto sottolineare il ministro degli Esteri tedesco, non solo il nostro governo”.
Rispondendo al question time della Camera, il premier ha sottolienato che l’iniziativa austriaca “è un’operazione pericolosa perchè gioca con la paura, e quando si gioca con la paura non è detto che il vincitore sia quello che rischia per primo“. Anzi, giocare con la paura “rende più forti quelli che sono più bravi ad agitare gli spettri del paassato”.
Il Brennero, ha aggiunto Renzi, “è un simbolo: negli ultimi 100 anni tanti nostri connazionali sono morti a quel confine, diventato simbolo di amicizia e dialogo, luogo di comunicazione sempre più forte e consolidato”. Dunque i controlli austriaci “sono poco più di una provocazione che attiene al dibattito da campagna elettorale in corso in Austria”.
Tuttavia, ha sottolineato il premier, “il nostro atteggiamento è stato quello di una collaborazione proficua con il governo austriaco cui abbiamo evidenziato i rischi, e abbiamo sottolineato in sede europea che qualora ci fossero passi concreti” da parte dell’Austria “ci attenderemmo una risposta dalla Ue. Siccome il tempo della propaganda non è infinito, ci auguriamo che l’Austria e gli altri governi europei accettino il nostro ‘Migration compact’ che la Commissione ha accettato e rilanciato con un gesto dal grande signirficato politico per le settimane che ci attendono”. (askanews)