C’era esplosivo nella sala motori dellla Moby Prince

 

Roma – Sulla Moby Prince c’era esplosivo. Lo rivela una nota inviata dal Dipartimento della pubblica sicurezza, datata 22 gennaio 1992 e timbrata come ‘riservata’, nella quale si dice che dalle prime complesse indagini chimico fisico effettuate sul relitto della nave andata in fiamme nella notte del 10 aprile 1991 erano stati rinvenuti – nella sala motori – tracce di esplosivo (tritolo e nitrato di ammonio).

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La comunicazione è stata portata stamane alla Commissione parlamentare d’inchiesta dall’ex ministro dell’Interno, Vincenzo Scotti. “Un fatto significativo – ha sottolineato il presidente della Commissione, Silvio Lai – perche’ testimonia come sulla presenza dell’esplosivo a bordo esistano documenti ufficiali del ministero e della Polizia. E’ evidente – ha concluso Lai – come a questo punto sia necessario acquisire tutta la documentazione e le comunicazioni riguardanti un filone di indagine che dovra’ essere ulteriormente approfondito”. “Piuttosto che riferire cose lontane nel tempo – ha premesso Scotti – e legate solo ai miei ricordi, era giusto che la Commissione esaminasse i documenti che riguardavano le mie responsabilita’ in quel momento al ministero”.

“La responsabilita’ dei soccorsi – ha proseguito – era in capo alla Marina Mercantile. La legge infatti attribuisce la direzione dei soccorsi al comandante del porto in caso di incendio o altro sinistro in mare. Ai vigili del fuoco competeva invece la direzione e la responsabilita’ tecnica dell’impiego dei mezzi e degli uomini. Il coordinamento degli ulteriori interventi e’ stato assunto invece dal prefetto di Livorno e riguardava tra le altre cose il recupero ed il riconoscimento delle salme”. (AGI)