ROMA, 4 MAG – Ancora nessun indagato, secondo quanto si apprende, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Civitavecchia sul suicidio di Luigino D’Angelo, il 68enne che si tolse la vita dopo aver perso i suoi risparmi nel fallimento della banca dell’Etruria. Gli accertamenti, coordinati dal pm Alessandra D’Amore, sono sfociati oggi nell’acquisizione di documenti negli uffici della sede centrale di Arezzo di Banca Etruria al fine di ricostruire le posizioni di D’Angelo, ma anche di altri risparmiatori.
Nel dicembre dello scorso anno, all’indomani del suicidio di D’Angelo e dell’apertura, d’ufficio, del fascicolo processuale, furono acquisiti documenti nell’agenzia di Civitavecchia della Banca Etruria. “Credo che l’indagine sia in dirittura d’arrivo, la perquisizione di oggi penso sia legata all’ipotesi che sia stato modificato il profilo di rischio” di D’Angelo. Lo ha detto l’avvocato della famiglia del pensionato, Carlo Ricci Barbini, a proposito della perquisizione. (ANSA)