Domani tre maggio 2016 arriveranno da Beirut a Fiumicino altri 101 profughi siriani, grazie al progetto dei “corridoi umanitari”. Lo si legge in un comunicato. Ormai non è più un esperimento, ma una realtà concreta che consente a persone in fuga dalla guerra e in “condizioni di vulnerabilità” (vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) di giungere, in tutta sicurezza e legalmente, in Italia senza rischiare la propria vita nel Mediterraneo.
Il progetto – reso possibile grazie ad un accordo raggiunto a metà dicembre tra governo italiano (ministeri degli Esteri e dell’Interno), la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) e la Tavola Valdese – prevede l’arrivo di un migliaio di persone in due anni, non solo dal Libano, ma anche dal Marocco e dall’Etiopia. Si tratta di un importante esempio di accoglienza e integrazione per tutta l’Europa, un modello replicabile anche in altri Paesi dell’Unione.
Saranno presenti: Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Pastore Luca Maria Negro, presidente Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia; Paolo Naso, Tavola Valdese; Mario Giro, Vice ministro degli Esteri, Daniela Pompei, responsabile servizi immigrazione della Comunità di Sant’Egidio. (askanews)