Gb: ambulatori rifiutano di visitare e curare immigrati

 

immigrati-sanitaMigranti, vergognosa discriminazione in Gran Bretagna «Gli ambulatori medici rifiutano di visitare gli immigrati» Si chiamano GP surgeries (general practitioner surgeries) e sono più o meno quel che da noi rappresentano gli ambulatori dei medici di base. Sono presidi di prevenzione sanitaria, primo soccorso e assistenza ai malati cronici. E in Gran Bretagna sono sotto accusa. Sì perché l’ultima offesa ai migranti — in un Paese che negli ultimi mesi ha varato nuove misure restrittive per l’immigrazione ed ha privatogli «stranieri» di assistenza pubblica — è il rifiuto di visitarli e curarli.

Lo denuncia la charity Doctors of the World (Dow), scrive The Independent, che si occupa di assistere richiedenti asilo e migranti nel Regno Unito: «Due quinti dei pazienti che noi inoltriamo alle GP surgeries vengono rifiutati dagli ambulatori». E il 13 per cento dei malati senza passaporto britannico sono stati allontanati «proprio perché immigrati». La maggior parte dei richiedenti asilo e rifugiati sono stati respinti perché non avevano documenti d’identità o sufficienti prove per dimostrare che risiedono nel Regno e non sono clandestini.

«Il tutto avviene — aggiunge il rapporto di Dow — nonostante la legge non imponga di avere documenti per poter avere accesso all’assistenza sanitaria di base».A questi ambulatori si presentano in genere persone che hanno bisogno di assistenza anche psicologica, oltre che di aiuto per curare le ferite dovute a traumi di guerra: «Discriminarli è assurdo. I GP surgeries che lo fanno dovrebbero risponderne. Ma non è colpa dei singoli medici, che spesso sono fantastici nel modo di affrontare i pazienti». Sono le nuove regole che negano l’assistenza sanitaria di base a creare il problema. (The Independent)

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