All’indomani dell’approvazione da parte del Parlamento austriaco di una legge che inasprisce drasticamente i criteri per il diritto d’asilo in Austria, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon parla proprio da quello scranno per dirsi “preoccupato” dall’adozione nei Paesi dell’Unione europea di politiche “sempre più restrittive” su migranti e rifugiati.Politiche di questo tenore “sono contrarie gli obblighi degli Stati verso il diritto internazionale, il diritto umanitario e il diritto europeo”, ha detto Ban, “allarmato dal rigurgito di xenofobia qui (in Austria, ndr) e altrove”.
Esprimendosi davanti ai parlamentari austriaci e ai ministri del governo del cancelliere socialdemocratico Werner Faymann, ha ricordato di essere stato “davvero impressionato” dai mezzi che lo Stato, le istituzioni e i volontari hanno dispiegato in Austria per aiutare e accogliere i migranti. “Voglio credere che l’Austria – ha continuato Ban – continuerà a contribuire agli sforzi dell’Unione europea nel quadro di un approccio cooperativo” in questo dossier, “divisioni ed emarginazione feriscono gli uomini e minano la sicurezza”.
Ban ha poi ricordato al Paese che domenica scorsa ha accordato il 35% delle preferenze al candidato dell’estrema destra alla presidenza Norbert Hofer, di essere stato lui stesso un profugo durante la guerra di Corea. Ieri il parlamento austriaco ha adottato un testo che limita a tre anni il diritto di asilo dal momento della concessione e prevede la possibilità di dichiarare lo “stato d’emergenza” migratoria, durante il quale i migranti saranno bloccati alle frontiere senza neppure poter formulare una domanda di asilo. L’Austria inoltre – a dispetto di Schengen – minaccia di chiudere la frontiera del Brennero con una recinzione lunga 370 metri, nel caso in cui l’Italia non dovesse fermare il flusso di profughi diretti verso Nord. La questione sarà affrontata questo pomeriggio a Roma, dove è atteso il nuovo ministro austriaco degli Interni, Wolfgang Sobotka, per un incontro con il collega Angelino Alfano. Ugualmente del tema si occuperanno giovedì prossimo il capo dell’esecutivo europeo Jean-Claude Juncker e il premier Matteo Renzi. (askanews)
Lei, sig. Moon deve solo che tacere, perchè se è stato profugo, evidentemente è stato povero e non le fa onore, soprattutto per tutti quelli che sono ancora poveri e sempre in più anche in Europa, per aver fatto mercato con il Diavolo della sua anima! Si vergogni, perchè lei non ha umanità, ma è un pupazzo vestito da uomo, e la sua “Napolitana” esternazione è il sintomo di una grave affezione di “massonite parkinsianensis” che lo colloca clinicamente nella categoria dei cerebrolesi. Se ne torni nelle sue palafitte indonesiane, chè forse una regressione ad originem, riuscirà af arrestare il suo morbo, altrimenti degenerativo!