Le tesi dei 56 costituzionalisti hanno un peso devastante per la reputazione del Governo Renzi e dei suoi sodali. Ma quello che esce più di tutti sconfitto è il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, perfettamente consapevole allora nella veste di Capo dello Stato delle riforme ‘scassaStato’ programmate da Renzi, e consapevole oggi che le ha votate”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
“I costituzionalisti – ha aggiunto Rampelli- sostengono con autorevolezza scientifica quello che Fdi-An ha sempre sostenuto politicamente. L’iter legislativo diventa molto più complicato, le riforme non possono essere approvate da maggioranze esigue e variabili, la partecipazione degli elettori viene ristretta, il Senato ridotto a una bocciofila del partito di maggioranza relativa (il Pd), lo squilibrio istituzionale”.
“Ma quello che emerge su tutto- ha concluso il capogruppo – è la cieca volontà di un governo che legifera in materia di riforme. I costituzionalisti negano che si stia scivolando verso l’autoritarismo. Lo diciamo noi. Il Governo Renzi ha preso una deriva autoritaria che solo il referendum di ottobre può fermare”.