Bologna: Merola (Pd) e il vescovo Zuppi in visita alla moschea di via Ranzani

 

Merola_Zuppi

La visita del vescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, a una delle moschee di Bologna, avvenuta ieri in compagnia del sindaco Virginio Merola, è stata (fatta passare come, ndr) un’occasione per lanciare un nuovo appello al dialogo, alla pace, alla costruzione di ponti invece che di muri. E una nuova, ferma condanna al terrorismo.

Accolto con un bacio dall’imam Emran Hossain, che lo aspettava sulla porta, Zuppi ha fatto visita alla moschea “Pendimi” nel centro culturale kosovaro in via Ranzani, accompagnato dal sindaco Virginio Merola e dal parroco della vicina chiesa di Sant’Egidio, don Giuseppe Scime, dove subito dopo si è recato in visita l’imam.

Molti i presenti, di religione sia cattolica che musulmana, per assistere a questo che, per la città, probabilmente è un evento storico. Tutti, come da tradizione islamica, si sono tolti le scarpe prima di entrare in moschea.

“Ho accolto subito questo invito – dice Zuppi- perchè conoscersi fa bene: dobbiamo preoccuparci se non ci conosciamo. La solitudine e l’individualismo rendono la vita di una città pericolosamente poco umana. Per qualcuno conoscersi è pericoloso, perchè confonde il dialogo col sincretismo. Ma è l’esatto contrario, perchè il dialogo rafforza l’identità di qualcuno, non contro o senza gli altri, ma insieme. E questo non è mai pericoloso”.

La visita in moschea, ci tiene ad aggiungere il vescovo, “è anche un’evidente condanna di quella bestemmia della religione che è il terrorismo. La violenza non ha niente a che vedere con Dio e il terrorismo non ha niente a che vedere con l’Islam. Il nome di Dio è un nome di pace, il terrorismo è sempre contro Dio”. Condanna condivisa anche dall”imam.

(fonte DIRE)

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