Milano: malati psichiatrici picchiati e maltrattati, choc in una casa di cura

 

Picchiavano e colpivano anche con oggetti i 10 pazienti di una casa di cura della asl di Milano per malati psichiatrici, nel quartiere Comasina. Autori dei maltrattamenti quattro operatori socio sanitari di origini peruviane con età compresa tra 50 e 60 anni. Uno di loro, di 52 anni, è stato arrestato in flagranza di reato e, condannato in primo grado per maltrattamenti, è da un anno agli arresti domiciliari. Gli altri tre uomini sono in attesa di giudizio. Le violenze accertate dalla polizia sono avvenute tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015.

L’indagine del commissariato di polizia di Comasina è iniziata a fine 2014. I familiari dei pazienti si sono lamentati con la direzione della struttura, dove lavorano 10 operatori, dopo aver trovato lividi e segni di violenza sui corpi dei propri parenti. La direzione si è rivolta alla polizia, che ha installato delle telecamere nella casa di cura. Si è scoperto che i quattro operatori picchiavano, strattonavano e maltrattavano i malati senza apparente motivo.

L’indagine si è svolta prima con telecamere che trasmettevano immagini in differita, poi, ottenuto il permesso dal pubblico ministero, con tecnologia che ha permesso di monitorare la situazione in diretta. Da qui l’arresto in flagranza di reato del primo operatore ad aprile 2015. Le indagini preliminari si sono chiuse a febbraio 2016. Gli altri tre uomini, che sono stati licenziati, sono in attesa di giudizio.

La polizia ha intercettato anche i telefoni dei quattro operatori, che parlavano con i propri parenti delle violenze che infliggevano ai pazienti. I quattro uomini hanno sempre agito da soli, mai in concorso, ma erano a conoscenza dei maltrattamenti degli altri tre. Si sono giustificati dicendo che rispondevano alle provocazioni dei pazienti, ma le immagini della polizia li hanno smentiti. Tra gli oggetti usati per colpire i malati, anche i pappagalli utilizzati per contenere l’urina dei malati. ADNKRONOS