“La coincidenza è tragicamente significativa: nel primo anniversario del più grave naufragio avvenuto nel Mediterraneo dal secondo dopoguerra ad oggi, nel quale persero la vita circa 800 migranti, arrivano altre notizie di morte che parlano di 400 vittime. Da un anno all’altro, uguale è la disperazione che spinge tanti uomini, donne e bambini a mettersi in viaggio in condizioni di estremo pericolo”. Così la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, commentando l’ennesima strage di migranti.
Tutti parlano di 400 morti nel Mediterraneo come se li avessero visti personalmente e contati a uno a uno, ma della notizia non si hanno ancora conferme ufficiali né dalla guardia costiera italiana né da quella greca.
“Nonostante l’Europa abbia cercato in questi dodici mesi di evitare il ripetersi di simili tragedie, rafforzando le operazioni congiunte di ricerca e soccorso, in mare si continua a morire – rimarca la presidente – Troppo poco si è fatto fin qui per affrontare la questione alle radici, intervenendo nei Paesi di provenienza sulle cause che inducono alle migrazioni forzate. Mi auguro che, anche sulla scia di questa ennesima tragedia, l’Unione sappia rispondere in maniera tempestiva e coordinata: trovando al suo interno la condivisione necessaria, aprendo canali legali per le persone in fuga da guerre e persecuzioni e istituendo finalmente un vero sistema d’asilo comune europeo, basato sulla suddivisione degli oneri, sulla solidarietà e sulla tutela dei diritti fondamentali”.