MILANO, 15 APR – “La storia europea dello scorso secolo ci ha insegnato che i muri non servono ad arginare la disperazione delle persone … e se non ci sarà un’inversione di marcia a livello europeo e nazionale, molto probabilmente il capoluogo lombardo avrà a che fare con un’emergenza umanitaria ancora più grave di quella dei mesi successivi all’ottobre 2013: perché non sarà più raggiunto da migranti in transito verso i Paesi del Nord, ma da persone che chiederanno asilo in Italia e dunque si fermeranno da noi. Occorre farsi trovare pronti e preparati”.
Lo afferma Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana. “Fino ad ora Milano ha fatto la sua parte – ha detto ancora Gualzetti – sarebbe interessante e molto utile sapere dai candidati alla guida della città, se e come intendono affrontare la situazione, visto che l’accoglienza dei migranti sarà una delle priorità che il nuovo sindaco, chiunque esso sia, dovrà affrontare probabilmente già nei primi 100 giorni di governo”. ANSA
La Caritas:”Fino ad ora Milano ha fatto la sua parte…” Traduzione dal vaticanese:”Fino ad ora Milano ha pagato milioni alla Caritas, se il prossimo sindaco non farà altrettanto ed anzi, molto di più. La Caritas ed il loro boss Bergoglio potrebbero scagliarsi contro il futuro sindaco”
(ndt ho dovuto usare anche il dizionario di mafioso-italiano per rendere più completa la traduzione)