Ieri in Grecia sciopero nazionale di 24 ore contro la riforma pensionistica del governo di Alexis Tsipras. Alla protesta indetta dalle organizzazioni dei dipendenti pubblici hanno aderito anche i controllori del traffico aereo e i media.
Il governo greco sta negoziando con i suoi creditori tagli per oltre 5 miliardi di euro, quasi 2 miliardi sono quelli relativi alle pensioni, mentre il tasso di disoccupazione sale al 24,4%.
“Se il governo vuole può trovare i soldi per le pensioni – sostiene una pensionata di Atene – Non deve piegarsi ai creditori e deve smettere di pagare il debito, invece di continuare a tartassare le persone che lavorano”.
“La gente aveva riposto tutte le proprie speranze nel governo Syriza – dice un lavoratore della capitale greca – Ora purtroppo, i greci si rendono conto che fa quello che hanno fatto tutti i governi precedenti”.
La Grecia ha bisogno di riforme – ribadisce la direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde – Gli europei, però, devono mostrarsi più sensibili rispetto al debito greco.
“I lavoratori del settore pubblico non sono i soli a protestare contro la riforma pensionistica del governo – conclude il corrispondente di euronews ad Atene, Stamatis Giannisis – Obiezioni simili sono state espresse anche dai lavoratori del settore privato. Entrambe le parti minacciano nuove e più dure proteste quando il disegno di legge concordato con i creditori internazionali arriverà in parlamento”. EURONEWS