MONTECATINI TERME (PISTOIA), 7 APR – Sarebbero oltre una sessantina, per un totale, in difetto, di circa 3 milioni di euro svaniti nel nulla, le famiglie coinvolte negli ammanchi registrati in un piccolo ufficio postale in una frazione del comune di Montecatini Terme (Pistoia). Il ‘bilancio’, provvisorio, è stato fatto da un consigliere comunale di Montecatini, Sonia Mucci (anche la sua famiglia, dice, “ha perso soldi”).
Nel mirino della rabbia di tante famiglie e nelle denunce presentate ai carabinieri, la procura di Pistoia ha aperto un fascicolo, c’è un solo nome, quello dell’unico dipendente di Poste Italiane attivo da oltre 15 anni e che da circa 12, secondo l’accusa, portava avanti il suo giro di “truffe”. In pratica avrebbe intascato i soldi rilasciando ricevute apparentemente regolari (ma in realtà senza alcun valore) e creando conti “paralleli” dai quali attingere nel caso un cliente avesse chiesto parte o l’intera cifra “investita” in buoni fruttiferi o polizze assicurative scadute da tempo. ansa