Liam, 4 mesi, di Grandate nel Comasco, è morto nella notte fra il 30 e il 31 marzo al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como, dopo essere stato dimesso dal Ps pediatrico della struttura dove era arrivato con tosse e febbre alta, e dove gli accertamenti eseguiti non avevano fatto pensare alla possibilità di un’evoluzione fatale.
Sul caso indaga la Procura comasca, e l’azienda sociosanitaria Lariana “ha immediatamente attivato una verifica interna sulla correttezza delle procedure seguite”, spiegano all’AdnKronos Salute dall’Asst che assicura “massima collaborazione con la magistratura”, ed esprime “massimo cordoglio e vicinanza alla famiglia. La vicenda, precisano dall’azienda, “ha scioccato tutti i sanitari, perché davvero non c’erano le condizioni per pensare a un esito di questo tipo”.
Secondo le ricostruzioni effettuate, la mamma di Liam aveva portato il piccolo dal pediatria di base perché aveva una forte tosse. Poi è subentrata la febbre alta e il bimbo è arrivato al Pronto soccorso pediatrico del Sant’Anna nella mattinata del 30 marzo. Qui è stato sottoposto a visita specialistica, esami e controlli, quindi è stato dimesso con la prescrizione di una terapia antibiotica, in aggiunta all’aerosol già indicato dal pediatra. Una volta a casa, nella notte, il peggioramento.
Intorno a mezzanotte è arrivato il 118 che ha trovato Liam in arresto cardiocircolatorio. Ai primi tentativi di rianimazione sul posto, a domicilio, sono seguiti quelli dei medici del Pronto soccorso. Ma ogni sforzo è stato inutile e il piccolo è morto. Ora tutto è nelle mani dell’autorità giudiziaria che ha disposto l’autopsia, con la quale si proverà a far luce sull’accaduto. adnkronos