Belgio: tassista riconosce il terrorista, la magistratura invece lo libera

 

Incriminato, con tutti i capi d’accusa a suo carico confermati. Ma a piede libero. In Belgio gli investigatori contestano al giornalista indipendente Faysal Cheffou gravi reati: partecipazione ad attività terroristiche, omicidio e tentato omicidio terrorista. Ma le prove raccolte finora, e i riscontri effettuati sul video dove si pensava che l’uomo apparisse assieme ai fratelli kamikaze al Bakroui, all’interno dell’aeroporto di Zaventem, non sono sufficienti a confermarne il fermo, malgrado fosse stato riconosciuto dal tassista durante un «confronto all’americana» .

“I sospetti non sono stati confortati dall’inchiesta”, questa la ragione ufficiale del rilascio di Cheffou che non si è voluto sottoporre alla prova del Dna né ha voluto collaborare con gli inquirenti. Tra molte perplessità le indagini proseguono.