La dirigente scolastica di una scuola media di Cremona ha sospeso mercoledì uno studente marocchino di religione islamica, perché inneggiava ai terroristi degli attentati di Bruxelles. Lo riporta Il Corriere
È successo in una scuola media della città del Torrazzo durante le ore di lezione: il terrorista in erba ha iniziato a manifestare chiari atteggiamenti di esultanza sulla strage di martedì mattina, esprimendo anche a parole la propria soddisfazione per quanto successo in Belgio. Non solo. Il piccolo fondamentalista sarebbe poi uscito dall’aula e sarebbe andato in corridoio con un quadernone arrotolato a mo’ di mitra, fingendo di sparare. Da lì la decisione della sospensione da scuola.
Il ragazzo non è nuovo a episodi di questo genere: in occasione dell’attentato di Parigi del 13 novembre 2015 aveva già mostrato episodi di gioia verso gli attacchi terroristici, ma allora, con la superficialità e la tolleranza malata che sempre piu’ spesso vengono adottate verso le intemperanze dei musulamani, era stato soltanto richiamato verbalmente e i genitori convocati dalla preside. Chissà che paura!
Del caso si sta occupando la Digos di Cremona poichè il piccolo radicalizzato sarebbe parente stretto di uno degli indagati nell’ambito di un’inchiesta del 2002 sul terrorismo di matrice islamica, con radici a Cremona.
Sono nelle nostre scuole, sono i compagni di banco dei nostri figli, sono i terroristi di un domani non molto lontano.
In un paese civile, questo aspirante tagliagole verrebbe espulso insieme con tutta la sua famiglia.
Inoltre non è nemmeno un bravo mussulmano, visto che il Profeta invitava alla menzogna, per poi poter uccidere più facilmente gl’infedeli.